Mentre la maggior parte dei loro colleghi ha preferito suonare in zona o trasferirsi poche miglia più in là per confrontarsi con il meglio del poker di Las Vegas i Radiohead hanno impiegato la loro “pausa” di una settimana tra i due concerti al Coachella Festival di Indio per suonare di nuovo in Messico.

La storia dei Radiohead in Messico comincia nel lontano 1994, quando nel corso del loro tour toccato per la prima volta lo stato con una serie di cinque concerti nella seconda metà di ottobre.
Il pubblico messicano stravede per loro, ma purtroppo, per rivedere i Radiohead nel paese dei Maya, dovranno passare prima 15 anni.
Già, perché è solo nel marzo 2009 che i Radiohead riescono a tornare per una formidabile doppietta al Foro Sol di Città del Messico.

Un’esperienza unica, diversa dalle altre, come ribadito anche da Ed O’Brien, chitarrista della band, nel corso di alcune interviste.
E’ per questo che il tour 2012 della band è tornato in Messico, sempre nella capitale e sempre con una doppietta al Foro Sol.

Nei due concerti di metà aprile i Radiohead hanno emozionato i fans messicani con due performances degne di nota.
Durante la prima serata esordio in tour per Exit Music e chiusura con un classico preso da The Bends: Street Spirit.
Eseguiti anche alcuni brani che finora abbiamo visto in scaletta solo poche volte, come Supercollider, Planet Telex e I Might Be Wrong.
Sempre presente invece Identikit, il nuovo brano.

La seconda serata invece ha segnato il debutto nel tour 2012 di House Of Cards, mentre ha visto la chiusura del concerto con l’immortale Paranoid Android.
Nel main set suonata anche Skirting On The Surface, altro brano nuovo.
Tuttavia il momento più emozionante del concerto è stato probabilmente verso la fine del primo encore, quando Thom ha intonato True Love Waits come intro di Everything In Its Right Place.

Due concerti memorabili sia per i fans messicani che per i Radiohead stessi, sempre emozionati quando si tratta di suonare in paesi da loro, vuoi per un motivo o per l’altro, toccati poco (oltretutto davanti ad un audience così vasto).

Si è dunque conclusa con un “buenas noches” di Thom e una serie di applausi davvero infinita l’apparizione messicana della band. Ai fans ora non resta che attendere il ritorno.

Attesa che invece ancora accompagna gli abitanti di Las Vegas, che grazie al Coachella Festival ci avevano fatto più che un pensiero. Da loro i Radiohead non passano dal 1994.
Chissà se in futuro i Radiohead riusciranno a fissare di nuovo una data nella città dei casinò e a giocare a poker texas hold’em.