E’ apparso oggi nel DAS un nuovo post sulla situazione in Tibet. Questa volta si parla della condanna a morte ricevuta dai tibetani Lobsang Gyaltsen (28 anni) e Loyak (intorno ai 30) per l’incendio di negozi, durante le proteste di Lhasa nel marzo 2008, che ha causato la morte dei cinesi che lo gestivano. Secondo Pechino queste proteste hanno causato 19 morti, tutti cinesi. Fonti tibetane hanno sempre parlato di almeno 200 morti tibetani, uccisi da esercito e polizia.
Inoltre altri due tibetani, Tenzin Phuntsok e Kangtusk (22 anni), hanno ricevuto la condanna a morte, ma con l’esecuzione sospesa per due anni. Dawa Sangpo è invece stato condannato all’ergastolo.

Nel DAS è presente anche un link per chiedere al ministro della giustizia cinese la sospensione della pena di morte.

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