Quel sentimento di ineguatezza continua a tormentarmi. E mi sembra che qualunque mio sforzo sia inutile. Faccio di tutto per stare meglio, per migliorare la mia situazione, ma niente cambia. Tutto è a pezzi intorno a me.
La confusione mi assale, riesco a fare solo discorsi sconnessi. Tu dove sei quando ho bisogno di te? Chi sono i miei amici? Forse non faccio altro che rifugiarmi tra le donne. Chiunque abbia le curve, come la mia ragazza. Quando usciamo da soli la noia ci assale, in mancanza di altri amici. E io vorrei tanto essere felice, ma non so come fare. Mi sento come se tutta la terra fosse una nave da guerra in un mare di paura. E sembra che vogliano fare di tutto per farmi sentire al sicuro, con l’esercito e la CIA. Ma io non voglio altro che vivere, respirare e sentirmi parte del genere umano.
Il mio amico si è dato alle rapine. Si sente invulnerabile, in sella alla sua moto! E tutto perché? Per farsi notare! Farebbe di tutto per uscire dall’anonimato. Ti prego amico mio, non lasciarmi da solo in mezzo ai guai! Non ti rendi conto che stai cambiando in peggio, stai andando a pezzi! E quelli che consideri tuoi amici e complici, sono loro quelli che ti affosseranno definitivamente proprio nel momento in cui crederai di avere capito tutto. Non lasciarmi nei guai, la nostra amicizia è la cosa migliore che tu abbia mai avuto, e tu la stai abbandonando in questo modo!
Non ci posso credere, anche il rapporto con il mio migliore amico si è rivelato finzione! Ecco cosa c’è di sbagliato in questo mondo: tutto è finto ed effimero! Dalle cose più banali alle emozioni più importanti. La chirurgia plastica in se stessa, illude le persone di poter fermare il tempo, ma alla fin fine la forza di gravità ha sempre la meglio…
Tutto questo mi sfianca e mi consuma. Anche il rapporto con la mia ragazza sta diventando sempre più un’illusione. Forse lei finge di essere quello che non è. Ma io non ce la faccio a fingere. Magari a lei basterebbe, ed io vorrei sinceramente essere come lei mi vuole, ma non ce la faccio!
Non voglio finire a pezzi, preda degli psicofarmaci. Ma come potete capirmi se non provate tutto ciò sulla vostra pelle? Non sono le vostre ossa a sentirsi sfracellate. Sono ridotto male, non ce la faccio neanche a salire le scale. Quanto era bello essere bambino! Era bello essere inconsapevole del male che opprime questo mondo, mi sentivo come Peter Pan, potevo volare sulle ali della fantasia.
Ma era solo un sogno, nonostante tutti facessero del loro meglio per farmi sentire a mio agio. Mi trattavano come un fratello, ma non stavano facendo altro che scavarmi la fossa. A poco a poco hanno scoperto le carte, nei momenti più critici: quando avevo bisogno di loro avevano sempre qualcosa di meglio da fare.
Così infrangevano i miei sogni, con la loro falsità. I miei bei sogni!
C’è qualcuno che pensa davvero di essere forte? Di avere un proprio posto nella società? O anche per voi sono solo bei sogni e niente più?
La mia ex ha avuto un altro ragazzo, e non si rendeva conto di quanto la sua vicinanza fosse deleteria. Riusciva a farle credere di essere un tipo a posto, fingendo. Ma non poteva ingannare noi, i suoi amici!
Adesso che l’ha lasciato, ed ha cambiato la serratura di casa, lui continua ad irrompere nella sua vita, senza rispetto. Mia cara, te lo dicevo che stare con lui equivaleva a farti del male. E quel male te lo sei fatto da sola.
Con la mia band abbiamo scritto una nuova canzone, dopo il grande successo che abbiamo avuto con la prima. Sento che niente è cambiato da allora. In fondo anche questa è solo una canzone, come quell’altra. Ma sembra che qualcosa stia venendo meno. È come se stessimo perdendo tempo. Mi manca l’aria. Può essere mai che una canzone diventi un mezzo di sopravvivenza, come un polmone d’acciaio virtuale?
È una situazione drammatica, una sofferenza continua. Vorrei essere invulnerabile, a prova di proiettile. Ma non faccio altro che perdere pezzi. Non vedete come mi sono ridotto?
Adesso che sono sposato, quando torno a casa dal lavoro, noto che mia moglie ha qualcosa che non va. Se solo potessi sapere cos’è che ti rode, amore mio! Ma tu dai la colpa alla sfortuna, alla stella nera. Forse anche tu soffri come me, ma non te ne rendi conto. È la finzione che ci sfianca! L’ansia di apparire…
Cosa ci sta succedendo?
Sei così carina quando mi guardi e fai la scontrosa! Mi sembri un po’ lunatica. Passi dai momenti di cattivo umore a quelli in cui ti accendi di entusiasmo, senza un motivo particolare. E quando con la tua rabbia mi mangi vivo, io farei bene a prendermi una vacanza.
Così vado fuori prendo la macchina e faccio un bel giro.
Ma non riesco ad eliminare questo senso di frustrazione, neanche andando in giro. File interminabili di case mi opprimono e sembrano toccarmi con le loro gelide mani.
Mi perdo nei miei pensieri mentre guido, ma la macchina non li lascia trapelare all’esterno. E nessuno da fuori vede il peso che mi porto addosso. Mi guardo intorno e cerco di vedere oltre la finta realtà. Sento urla strazianti di persone che come me lottano per rimanere a galla. Sento la morte, che incombe pesantemente su tutti noi. Cosa potremmo fare? Immergerci nell’amore?
Ma davvero il male di questo mondo è la lotta per l’apparenza, il doversi illudere di stare bene e fare finta che il male non esista.

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