The Guardian, 31 gennaio 2004

BBC, TEATRO DELL’ASSURDO

Quando è uscito il rapporto Hutton, mi aspettavo che il ministro della Difesa Geoff Hoon fosse costretto alle dimissioni e che Tony Blair facesse mille scuse. Erano mesi che ci speravo. E invece ho dovuto subirmi le gongolanti tirate moraliste di Blair, di Hoon e di Alastair Campbell. Ho visto l’establishment di questo Paese sventurato serrare le fila per proteggere se stesso, i servizi di intelligence e quella meraviglia di ministro della Difesa che si ritrova.
Il rapporto con cui lord Hutton ha condannato la Bbc è un mano di bianco sulle magagne. Come risultato avrà quello di intimidire la redazione di Today, che dovrebbe essere orgogliosa di aver presentato un reportage che altri non avrebbero osato mandare in onda. Inoltre continuo a non capire perché Gavyn Davies e Greg Dyke abbiano dovuto dare le dimissioni.
È una situazione da teatro dell’assurdo. Tutte le persone che conosco sono incredule e arrabbiate. Uno spettacolo del genere dovrebbe preoccuparci molto. A Blair piacerebbe cancellare tutta la vicenda, ma io spero che non accada. A volte le notizie saltano fuori anche quando si cerca di insabbiarle.
Ho davanti agli occhi una foto di Campbell che, ai piedi di una maestosa scalinata, fa pompose prediche sulla verità. Ecco un potente che, anche se non è stato eletto e non deve rendere conto a nessuno, si è mostrato pronto a distruggere l’integrità degli altri e a rendergli la vita insopportabile, pur di salvare la sua pelle e quella dei suoi padroni.
Come ha chiesto Andrew Gilligan a lord Hutton, perché è stata presa di mira proprio la Bbc quando anche altri mezzi di informazione, nei loro reportage, avevano messo in discussione l’operato dell’intelligence? E perché mai Alastair Campbell ha deciso improvvisamente di dedicare un’attenzione del tutto spropositata al reportage di Today, dopo aver sperato per settimane che finisse nel nulla?
Evidentemente Campbell aveva bisogno di distogliere l’attenzione dei cittadini da un problema che rischiava di far cadere il Governo. Gli era stato detto di costruire una verità che giustificasse la guerra “preventiva” contro il diritto internazionale. Così è passato deliberatamente all’offensiva e si è scelto un bersaglio facile, che aveva osato andare contro il giornalismo embedded dei corrispondenti di guerra e mostrare il conflitto sotto una luce meno lusinghiera. Campbell ha quindi scelto di diventare lui la notizia: ha usato la sua indignazione contro chi si era permesso di infangare “l’integrità” del Governo e ha aggirato la sostanza dell’accusa che gli veniva mossa. Adesso dichiara che la Bbc , dal vertice in giù, non ha detto la verità. In che senso? Non ha cercato riscontri alle notizie che dava? A me sembra che neanche la sua storiella sulle armi di distruzione di massa avesse riscontri così solidi.
La gente vuole solo sapere perché siamo andati in guerra contro il diritto internazionale sulla base di elementi tratti da rapporti dell’intelligence, inconsistenti perché provenienti da un’unica fonte. Il capo del Governo ha commesso un pericoloso errore politico che mette a rischio la stabilità globale e ha mandato a morire migliaia di persone. Adesso ci viene a dire che sarà il suo Creatore a giudicarlo. Una cosa è certa: lord Hutton non lo ha fatto.
Infine, secondo me era nell’interesse del Paese mettere in discussione il modo in cui è stato preparato quel rapporto dell’intelligence. Ma è proprio questo che deve fare un servizio radiotelevisivo pubblico non sottomesso a nessun padrone, non controllato dal potere centrale: affrontare ciò che interessa ai cittadini che lo tengono in piedi con i loro soldi. È quello che ha fatto il programma Today. E allora, dove sta l’errore?

Thom Yorke


(grazie a Lucia Conti che ci ha inviato testo e traduzione dell’articolo di Thom)

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