Stanley Donwood (al secolo Dan Rickwood) è l’anima visiva dei Radiohead; l’artista che traduce in visioni le già immaginifiche note della band di Oxford, i progetti solisti di Thom Yorke e ora anche Amok, debut album del supergruppo Atoms for Peace.”

Comincia così l’intervista di Marta a Stanley Donwood, stretto collaboratore della band di Oxford.
Potete trovare QUI la versione integrale dell’intervista, mentre ora vi proponiamo un piccolo estratto.


Per le tele di The King of Limbs hai dichiarato che l’ascolto dei brani ha innescato in te una visione sinestetica, fino a pensare a una sorta di “cattedrale del suono”. Lo scambio creativo con i Radiohead avviene sempre in questo modo? La band ti fa ascoltare i pezzi e poi trai ispirazione, o ne discutete insieme?

Tutti i lavori che ho realizzato con i Radiohead nascono direttamente dall’ascolto della loro musica nella fase iniziale del processo di registrazione. Ricordo che, anche con The Bends, ascoltavo negli studi di registrazione le discussioni su come le tracce dovessero venir fuori e non avevo la più pallida idea di cosa stessi facendo. La musica è ciò che illustro. Mi viene difficile immaginare di ricevere un disco finito e poi tentare di produrre una copertina, anche se credo che questo sia ciò che accade nella maggior parte dei casi. La band non mi dice niente. Devo solo lavorare con la musica.